AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA DI ROMA – SALA SINOPOLI
23 e 24 NOVEMBRE 2015 ore 21
PRIMA NAZIONALE
LE ROSE DEL PARNASO 2 ED.
COSIMO CINIERI
GUERRA! ‘15/18
con
LA BANDA MUSICALE DELL’ESERCITO ITALIANO
diretta dal M° ANTONELLA BONA
CARMELA MAFFONGELLI soprano
ANDREA FERMI tenore
LORENZO ANTONIO e DOMENICO VIRGILI orchestrazioni
con
gli attori della SCUOLA DI TEATRO FONDAMENTA
e i
danzatori della SCUOLA BAILA DANCE e OFFICINA DANZA
consulenza storico-bibliografica MICHELE D’ANDREA
drammaturgia e regia
IRMA IMMACOLATA PALAZZO
Il colpo
di pistola del giovane studente serbo bosniaco Gavrilo Princip, che a Sarajevo uccise
l’erede al trono austro-ungarico Francesco Ferdinando e consorte il 28 giugno
1914, è fatale per l’Europa. Si chiude così un periodo di pace durato quasi
cent’anni, tranne la parentesi prussiana e i conflitti limitati nei Balcani. Una
pace armata, visto che tutti gli stati europei, negli anni precedenti la
guerra, spesero somme ingenti per gli armamenti, motivandole con la necessità
di tener testa alla crescita delle forze degli altri stati. Era in gioco
l’egemonia politico-economica in Europa e nel mondo. In pochi giorni i grandi
imperi: austro-ungarico, tedesco, russo e ottomano si dichiarano guerra l’un
l’altro, coinvolgendo ben preso il mondo intero, massacrandosi poi per quattro
anni, infrangendo l’illusione di una guerra breve. “Sonnambuli” li definisce lo
storico Cristopher Clark, poiché nessuno di quelle teste coronate seppe presagire
l’immane tragedia a cui si andava incontro: la morte di milioni di persone, il
crollo degli imperi stessi e gli assetti geo-politici consolidati da secoli, la
fine di una civiltà. L’Europa, fino ad allora in pieno sviluppo economico,
culturale e sociale, ne uscì logorata e subalterna alle grandi potenze
emergenti: Stati Uniti e Giappone.
Per la
prima volta fu una guerra di massa, totale: un’apocalittica carneficina. I
numeri sono impressionanti: 21 nazioni coinvolte, 70 milioni di militari in
tutto il mondo, 20 milioni di morti tra soldati e civili, 40.250 km di trincee
scavate -una lunghezza sufficiente a circondare tutta la terra- 186 miliardi di
dollari spesi, l’equivalente di 2 trilioni di dollari odierni. “Un’inutile
strage”, come la chiamò l’inascoltato papa Benedetto XV.
L’Italia
entra in guerra nel 1915, dopo un anno di neutralità, a fianco dell’Intesa, per
chiudere la pagina risorgimentale con la conquista delle terre irredente di
Trento e Trieste. Riuscirà a ottenerle sconfiggendo l’impero austro-ungarico al
prezzo però di ingentissime perdite umane ed economiche.
La Prima
Guerra Mondiale è una pagina fondamentale della nostra storia, senz’altro il
primo momento, nella sua tragedia, in cui l’Italia si sentì unita, dal nord al
sud, e per questo è necessario serbarne memoria.
Cosimo
Cinieri, Irma Immacolata
Palazzo in collaborazione con La
Banda Musicale dell’Esercito Italiano diretta dal M°Antonella Bona intendono dar vita a un Concerto di
Poesia&Musica: Guerra! ‘15/18. Consulente
storico-bibliografica: Dott. Michele
D’Andrea. E con la partecipazione di Carmela
Maffongelli, soprano e Andrea Fermi, tenore. Partecipano inoltre 22 attori della Scuola di Teatro Fondamenta e 20 danzatori della Scuola Baila Dance e Officina Danza.
Drammaturgia e regia: Irma Immacolata
Palazzo. Prima nazionale.
Privilegiando la narrazione della
guerra sul fronte italo-austriaco –il più difficile a detta di tutti, poiché
prima di allora nessuno aveva combattuto a più di 3.000 mt d’altezza, vicino ai
ghiacciai eterni- lo spettacolo si
svolge su un doppio binario narrativo: colto e popolare assieme. Da una parte
la testimonianza dei grandi poeti: tra gli altri Ungaretti, Palazzeschi, Gadda,
Alvaro, Rebora, D’Annunzio, Folgore, Soffici, Govoni, Boccioni e Marinetti,
dall’altra le misere lettere in dialetto sgrammaticato dei soldati in trincea.
E alcuni brani tratti dalle memorie di Malaparte, Caccia Dominioni, Frescura,
Fabi, Lussu, Monelli, Salsa, Solmi. Inoltre, i contributi poetici di
Majakovskij, Joyce, Apollinaire, Eliot. Quindi: dalla sintesi ungarettiana,
poesia scabra e dura come pietra carsica, alla grande memorialistica italiana:
migliaia di pagine, quasi un ‘vomito’ necessario per elaborare l’orrore della
guerra.
Accanto ai momenti salienti della
guerra sugli Altipiani e sul Carso, si racconta la vita in trincea: l’attesa
spasmodica dell’assalto, il battesimo del fuoco, il sonno della giovane
vedetta, la paura della morte e l’orrore delle carneficine causate dalle nuove
armi, la fame la sete il freddo e il caldo sofferti, gli atti di eroismo, la
solidarietà, la curiosità per il nemico, a volte così vicino da sentirlo
respirare e cantare e prendere il caffè. E ancora: la prigionia, le
decimazioni, l’autolesionismo per disertare la guerra. Non mancano involontari
pezzi comici, legati ai disagi: topi ammaestrati o espedienti per convivere con
i cadaveri con cui bisogna ‘affiatarsi’. Un affresco umanissimo.
Il rapsodo Cosimo Cinieri, nel costume di un semplice fante, appare come un
reduce, pronto a spogliarsi delle sue reliquie: una stampella a cui s’appoggia
e una maschera/protesi a risanare terribile ferite, per raccontarci la
drammatica odissea. Il ‘teatro di guerra’ sta lì a ricordarci –come ha
sottolineato Andrea Cortellessa- che per la prima volta l’uomo visse la guerra
moderna come uno spettacolo grandioso, che avvince almeno quanto fa inorridire.
Le musiche della Banda spaziano
dai canti di guerra e di contestazione: La
leggenda del Piave, Tapum, La campana di San Giusto, O Gorizia tu sei maledetta,
ecc. alle canzoni napoletane dell’epoca, brani lirici e sinfonici: Mozart,
Verdi e Sibelius, fino alle canzoni famose nei café-chantant tra cui Frou frou del tabarin.
GUERRA!
‘15/18 è prodotto dall’Ass.Culturale “Vagabonda Blu”, in collaborazione
con la Regione Lazio e Musica per Roma. L’evento rientra nell’ambito de LE ROSE DEL PARNASO 2 ED. Festival
Itinerante.
Patrocini: Commemorazioni
centenario I Guerra mondiale, Senato della Repubblica, Ministero per i Beni e
le Attività Culturali, Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, Regione Lazio,
Comune di Roma, Biblioteche di Roma.
Orchestrazioni:
Lorenzo Antonio e Domenico Virgili, Scene: Fabiana Di Marco,
Costumi: Sara Aurora Alonso, Pittore:
Giancarlino Benedetti Corcos, Foto di scena: Daniele Lanci. Sartorie: Costumearte e Sartoria
cine-teatrale NORI.
Prezzi: 15 euro intero, 8 euro ragazzi under 16,
ridotto cral e centri anziani 10 euro.
Irma Immacolata Palazzo